giovedì 27 gennaio 2011

IL RUOLO DEL “PERIODO BACONIANO”

Con il comparire delle scienze baconiane alla fine del 1500, si aprì una fase scientifica nuova, in cui emersero discipline di studio altre rispetto alle scienze classiche indagate sino al momento, e che lentamente si affermarono nel panorama scientifico come ambiti di ricerca capaci di dare ricchi risultati e notevoli contributi alla conoscenza dell’universo.

Non solo l’emergere di nuove discipline di studio, ma anche l’avvento del nuovo metodo cosiddetto baconiano, contribuì fortemente allo sviluppo di un processo che nell’analisi storiografica viene oggi comunemente denominato Rivoluzione Scientifica.

Tale metodo consta di due fasi, la pars destruens e la pars costruens.

Il primo livello dell’indagine consiste nel “distruggere”, nell’eliminare, le antiche conoscenze errate o, come le individuò Bacone gli “idoli”, ovvero le proiezioni delle percezioni umane sulla natura, i pregiudizi dell’individuo, l’utilizzo di termini scorretti e i vecchi retaggi delle dottrine filosofiche.

La seconda fase del metodo baconiano è appunto una fase di costruzione. Essa si basa sul procedimento induttivo, che adotta come metodo sistematico dell’osservazione l’esperimento.

E’ in questo contesto di novità rispetto al passato e al presente che si inseriscono l’elettricità, il magnetismo, la chimica, la termologia e parte dell’ottica.

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